martedì 23 agosto 2011

SPOT CONTRO EVASIONE FISCALE: COSA NE PENSATE?

Prendo spunto da un articolo comparso su "Il Fatto Quotidiano"   in merito alla validità della pubblicità progresso o sociale che dir si voglia per postare questo spot creato per il Governo  da Saatchi & Saatchi sul tema dell'evasione fiscale.



Personalmente apprezzo molto a livello creativo il concept che associa l'evasore fiscale all'immagine del parassita ma ritengo tuttavia che forse si sarebbe potuto spostare il tiro dall'evasore a chi invece è chiamato a"chiedere sempre lo scontrino o la ricevuta fiscale".  Non so, forse si sarebbe potuto utilizzare un stile ancora più impattante in grado di sensibilizzare realmente ciascuno di noi al problema spiegandoci come contribuire fattivamente a contenerlo. 
Inoltre non posso che essere d'accordo con queste riflessioni presenti nell'articolo: 

" C’è un equivoco di fondo su cui si regge tutta la comunicazione sociale e cioè il suo scopo “educativo”. Se la pubblicità fosse veramente capace di educare basterebbe la parola, come diceva una volta il claim della Falqui. Basterebbe uno slogan, un minimo di argomentazione convincente e si modificherebbero attitudini, si creerebbero motivazioni, si indurrebbe a cambiare i comportamenti. Purtroppo la pubblicità non funziona così. Dopo aver visto uno spot nessuno è mai corso a comprare un prodotto. Perché la buona pubblicità (e un tempo ce n’era) serve solo a informare, a far sapere dell’esistenza di un prodotto o di un servizio e a ricordarne i vantaggi. Serve a favorire una scelta nel momento dell’acquisto, quando avverrà. Ma se come oggi la pubblicità non fa più questo lavoro, ovvero fa intrattenimento, non informa o, peggio, tenta di persuadere, non solo è cattiva pubblicità, ma non funziona nemmeno. E allora, se non funziona nella comunicazione commerciale perché mai dovrebbe funzionare nel sociale?" (...)

E voi cosa ne pensate?
Michele

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