giovedì 7 gennaio 2010

DALLE 4P ALLE 4C: IL MARKETING DEL CONSUMATORE


Dopo le famose 4 P del marketing: prodotto (Product) ,prezzo (Price), punto vendita (Place) e pubblicità (Promotion) arrivano le 4 C del consumatore! Spesso si è sentito parlare del potere che assume il consumatore rispetto al prodotto.
Questo è vero se si pensa, ad esempio, al numero diinformazioni che il consumatore vuole reperire prima di acquistare un prodotto, all’importanza che da al prezzo in base a queste informazioni, tanto maggiore è il numero di persone che acquistano un bene o un servizio tanto questo sarà ben visto dalla massa. Questa  massa di consumatori genererà nuovi bisogni confrontandosi con altri consumatori chiedendo all’azienda prodotti sempre più personalizzati. Per questo i nuovi punti cardine delmarketing dipendono dal consumatore e possono essere sintetizzati così :
Conoscenza: il veloce moltiplicarsi delle fonti di informazione disponibili ha portato ad un repentino cambiamento del consumo ed ha permesso al consumatore di arricchire l’offerta informativa a cui attingere e raffinare la propria capacità di selezione. Oggi si è più informati che mai, si è più capaci di capire cosa e chi rivolgersi grazie alla semplice notizia pubblicata sul manuale tecnico o dall’opinione di un blogger, o dal test del prodotto su di un magazine specializzato o commenti lasciati da veri clienti nei siti aziendali. Tutto questo dimostra come sia diventato semplice per l’acquirente scegliere la fonte primaria di informazioni ed essere nella condizione di potersi informare su prodotti e persone, aziende ed organizzazioni .
Controllo: la maggiore conoscenza della disponibilità informativa necessita di conseguenza di un maggiore controllo su di essa. Il consumatore, dopo aver trovato le informazioni che gli interessano, esprimele sue preferenze attraverso il linguaggio nuovo e razionale, conserva le notizie fino a quando non vorrà approfondirle interpretandole a suo modo, fino ad arrivare al punto cruciale: la formazione di nuove informazioni.
Creazione: i consumatori interpretano la comunicazione dell’azienda e la trasformano arricchendola di contenuti e messaggi. Assumono il ruolo di leader.

Condivisione: è il momento dello scambio, gratuito, delle informazioni. E’ l’elemento collaborativo e sociale: lo scambio di conoscenza, di informazioni ed esperienze permettono la libera circolazione delle idee e dei contenuti, specialmente sulle piattaforme del web.

4 commenti:

  1. qual è l'autore che ha proposto questo modello?

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  2. Guarda credo che il primo a proporlo sia stato il solito Kotler: "“Nel caso specifico italiano i brand devono imparare a essere più globali e meno ancorati ai localismi. Product, price, place (distribuzione), promotion servono, infatti, per migliorare le vendite, ma è un modello che non tiene conto delle abitudini del cliente. Per avere una visuale più completa ognuno deve aggiungere una P, per esempio people o packaging. Ma si potrebbe anche parlare delle 4C sull’esperienza del cliente: customer value, customer communication e customer sales”, spiega Philip Kotler. " (Fonte: advertiser.it) Poi questa idea è piaciuta ed è stata riportata in numerosi articoli, post ecc.. Per maggiori informazioni forse potresti però chiedere direttamente all'autrice dell'articolo che ho riportat in questo post ovvero Alice Milia.

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  3. In realtà l'idea delle "4 C" è nata in primis come critica al modello Kotleriano da parte di Robert F. Lauterborn!

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  4. Ora che ben leggo, non credo che le "4 C" siano quelle indicate sopra, anzi ne sono sicuro! :-)

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