venerdì 6 novembre 2009

I SOCIAL NETWORK NEL B2B


Vi posto alcune riflessioni decisamente interessanti sull'abuso dei Social Network da parte di aziende che forse vogliono fare il passo più lungo della gamba.
Le ultime tendenze del marketing online coinvolgono tools quali LinkedIn, Facebook, Twitter. Molti professionisti del marketing li vedono come la risposta alle loro preghiere; anche nel B2B. In effetti il potenziale è enorme, ecco perchè, ed ecco perchè è presto.
Facebook, il più diffuso in Italia, è un punto d’incontro principalmente per il tempo libero.
LinkedIn è una piattaforma professionale per sviluppare conoscenze e rapporti interessanti.
Twitter mi piace definirlo come una nube di idee: le persone-aziende emettono “tweets”, cioè esprimono opinioni, danno input, fanno proposte, condividono sensazioni; tutto in 140 caratteri, su tutti gli argomenti.
Ma nei panni di un’azienda industriale, vale la pena includere i social network nel marketing mix?  A mio avviso… si e no. LinkedIn assolutamente si, con un profilo a livello personale che, nella peggiore delle ipotesi, non farà danni.
Consiglio invece di procedere con cautela per quanto riguarda Facebook e Twitter; innanzitutto occorre fare attente valutazioni e porsi domande: “La mia azienda è veramente pronta? E il settore?” La mia esperienza mi suggerisce che, nelle migliore delle ipotesi, tante realtà industriali (PMI ma non solo) stanno ancora litigando con gli elementi base del marketing online.
Ma se senti tue le seguenti affermazioni, beh allora è già tempo di dare un’occasione ai social media:
• Il sito è il mio principale strumento di marketing
• Il sito mi procura un traffico sufficiente a supportare la mia attività
• La mia azienda è sulla prima pagina di Google per i termini di ricerca più importanti
• L’email marketing genera un buon traffico e mi porta clienti
• So qual è il mio ROI, cioè sono a conoscenza dei risultati ottenuti da ogni singolo euro investito in attività di marketing

Se invece nessuna di queste frasi fa parte della tua realtà, allora prima di passare ai social network è necessario investire nel sito, nel SEM, nel SEO, nell’email marketing e nel marketing analytics.
Twitter merita una riflessione ulteriore; la maggior parte dei professionisti del B2B presenti su Twitter non trova utenti dello stesso settore; ma con ogni probabilità moltissime PMI non tarderanno ad arrivare: perché? il potenziale è enorme, le persone parlano in continuazioni di prodotti e aziende, ora ne scrivono pubblicamente. Qui sta la differenza: nella conversazione scritta e pubblica puoi intervenire.

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